Torna la Serie A, tornano le nostre imperdibili pagelle, comè sempre a firma del mitico Orlando!

Strakosha, sul gol che gli segna Cataldi la sua barriera non compie il salto di disturbo,la palla li supera e Thomas parte quando ormai non potrà più prenderla, grande parata che salva il risultato sul Djurcic, incolpevole sul secondo gol segnato dal Benevento in quanto il giocatore giallorosso ha avuto tutto il tempo per mirare e battere a rete. Portierone. Voto 6

Bastos, gioca solo un tempo e lo fa con buon impegno, viene risucchiato troppo in avanti dall’ atteggiamento dei centrocampisti del Benevento e rischia di lasciare vuoto il suo reparto. Voto 5,5

De Vrij, Iemmello esce subito e non ha più riferimenti, potrebbe andare al raddoppio su Guilherme non lasciando solo Parolo nell’uno contro uno, segna il gol del vantaggio di testa su assist da corner di Luis Alberto, per il resto non ha una giornata di grande lavoro oggi. Voto 6,5

Luiz Felipe, avere Patric che ti agisce sulla tua zona non è il massimo, ma lui ci mette tutta la bravura che ha e ne viene fuori bene, nonostante le sbavature del suo compagno di fascia. Voto 6

Marusic, è quasi scontato vederlo giocare, primo dribbling ottimo, secondo buono, e poi cross sull’avversario , mi aspetto sempre molto di più da uno con la sua corsa e la sua progressione, ma così è troppo poco, meglio lontano dalla zona offensiva, almeno è costretto a rilanci lunghi. Voto 5

Parolo, quanto è stanco! Eppur nella sua stanchezza apporta sempre la sua porzione di esperienza e solidità. Polmoni inox. Voto 6

Leiva, qui scatto sugli attenti perché questo giocatore è l’anima del centrocampo, è colui che la squadra prende da esempio, colui che non molla mai, colui che ti fa la differenza, un giocatore da nazionale brasiliana, anzi no, sicuramente il giocatore della nazionale brasiliana, terzo gol consecutivo, e che gol, una botta a giro dai 20 metri che fa secco Brignoli. Generale di centrocampo. Voto 8

Luis Alberto, la sua capigliatura sembra quasi stia tornando normale, e direi che non sarebbe sbagliato, il suo gioco legato e discontinuo per un lungo tratto della gara lascia il posto ad un assist delizioso per Caicedo con un pallonetto scucchiaiato, un assist da corner per de Vrij, ed il gol su rigore che chiude il set 6-2. Lo spagnolo di fuoco. Voto 7

Patric, soffre Lombardi nemmeno fosse Bale, non apporta nulla in termini di quantità e qualità, spesso sbilancia troppo la squadra con inserimenti dal discutibile acume tattico. Voto 4,5

Felipe Anderson, un assist da contemplare per il primo gol di Immobile, acume tattico, sacrificio, corsa e giocate che aumentano di qualità e quantità quando viene spostato nel suo modo di essere naturale, sulla fascia. Pipe d’oro. Voto 6,5

Immobile, questa sua corsa alla scarpa d’oro, questo voler vincere la classifica dei marcatori della serie A rischia di essere un motivo di nervosismo per lui e per il nostro ambiente, chiaro che quando gioca e ne fa due faccio i salti di gioia, il primo gol grande scatto sul servizio di Felipe Anderson, fulmina il portiere in uscita con il sinistro , secondo gol come un’aquila infila Brignoli in uscita di destro dopo che gli ha concesso la palla su un rinvio maldestro, e fanno 26 reti in campionato. Ciro is on fire. Voto 7,5

Caicedo, prende il posto di Bastos , grande impatto sulla partita, segna il gol del 2-2 forse quello più importante, lotta e crea sempre scompiglio nella retroguardia giallorossa. Voto 7

Nani, grande voglia e grande dimostrazione di professionismo. Voto 6

Milinkovic, gioca tre palle con la leggerezza del volo di Olimpia. Voto 6

Inzaghi, per mancanza di alternative e di giocatori, tutti out, è costretto ad inserire a sinistra Patric, una sofferenza sulle ripartenze di Lombadi, la sua Lazio non riesce a decollare e soffre di amnesie e di apatia sulle fasce, nel secondo tempo cambia modulo inserendo Caicedo al posto di Bastos, alza il baricentro di una ventina di metri e dopo il gol del pareggio la sua squadra si scatena segnandone 6 al Benevento. Forse oggi avrebbe dovuto concedere una chance dall’ inizio a Caicedo e Murgia per far tirare il fiato a Immobile e Parolo, non è stato nulla di eccezionale oggi abbiamo fatto il nostro minimo sindacale, per giovedì ci vorrà la vera Lazio.

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